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Stop ai motori endotermici nel 2035: ormai ci siamo

28 Ottobre 2022

Raggiunto l’accordo per il bando dei motori termici entro il 2035, che deve però ancora essere ratificato da Commissione e Parlamento europei.

Nella tarda serata di giovedì 27 ottobre, la Repubblica Ceca, titolare della presidenza semestrale, ha annunciato che è stata trovata un’intesa sui negoziati relativi allo stop dei motori termici in Europa entro il 2035. Nello specifico, l’obiettivo per l’intera flotta dell’UE è quello di ridurre del 100% le emissioni di CO2 prodotte dalle autovetture e dai veicoli commerciali leggeri nuovi rispetto al 2021. L’intesa raggiunta non si discosta molto da quanto concordato in precedenza e prevede una riduzione delle emissioni di CO2 del 55% per le vetture nuove (e del 50% per i furgoni) entro il 2030, rispetto ai livelli del 2021.

Tra le altre misure previste del provvedimento c’è la revisione del meccanismo di incentivazione per i veicoli a zero e basse emissioni (“ZLEV”), che viene revisionato con parametri di riferimento più elevati, così da garantire che sia allineato con le attuali tendenze di vendita. L’accordo include anche Il taglio del limite all’emissione di crediti a favore dei costruttori per le eco-innovazioni che riducono in modo verificabile le emissioni di CO2 su strada: la soglia, che attualmente è fissata a 7 g/km all’anno, scende a 4 g/km dal 2030 al 2034.

La Commissione monitorerà  con cadenza annuale il divario tra i valori limite di emissione e i dati reali sul consumo di carburante e di energia, con l’obiettivo di adeguare le emissioni medie specifiche di CO2 dei costruttori a partire dal 2030.

Un altro importante provvedimento prevede il “salvataggio” dei piccoli costruttori che producono da 1.000 a 10.000 auto l’anno, i quali non dovranno rispettare le tappe intermedie di riduzione fino 2035, data oltre la quale dovranno comunque adeguarsi alle regole valide per tutti, quindi emissioni zero. I costrttuori ancora più piccoli, che producono meno di 1.000 auto l’anno continuano a essere esentati e quindi potranno produrre vetture con motore a scoppio oltre il 2035. È stata poi prevista la revisione, entro il 2024, delle regole esistenti per l’etichettatura del risparmio di carburante e delle emissioni di CO2 delle autovetture.